09.10.2020

Quanti e quali rischi vengono scontati dai prezzi di mercato prima delle elezioni USA?

 

A tale scopo, l’indice VIX, un paniere che indica la volatilità delle opzioni di S&P 500, sembra essere un buon barometro.

Se si guarda alla curva del VIX, le scadenze di novembre hanno un valore superiore dell’1,5% rispetto alle scadenze di dicembre, cosa che riflette il rischio immediato che gli investitori si trovano ad affrontare dopo le elezioni (3 novembre) rispetto a dicembre.

Se lo spread dell’1,5% indica un rischio implicito più elevato prima e dopo le elezioni, non quantifica tuttavia il livello di rischio assoluto. Per mettere le cose in prospettiva, abbiamo consultato lo spread medio tra le scadenze di novembre e dicembre del VIX dal 1° ottobre al 15 novembre di ogni anno in cui si sono tenute le elezioni negli Stati Uniti a partire dal 2004.

A esclusione delle elezioni USA che si sono svolte durante la grande crisi finanziaria del 2008, quando la volatilità spot era strutturalmente più elevata rispetto a 1, 2 e 3 mesi dopo, uno spread positivo tra le scadenze VIX di novembre e dicembre appare abbastanza insolito. Anzi, nelle elezioni del 2004, del 2012 e del 2016, le scadenze VIX di novembre non hanno mai superato quelle di dicembre.

Guardando al rendimento di S&P a ottobre, a novembre e nei 3 mesi successivi alle elezioni, vediamo che è molto difficile trarre conclusioni sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti da una prospettiva di mercato. Forse, a esclusione delle elezioni che si sono tenute durante la crisi del 2008, l’unica conclusione semplice e diretta che si può trarre è che le elezioni presidenziali degli Stati Uniti dopo il 2000 hanno avuto un effetto positivo sull’indice S&P 500 un mese e tre mesi dopo i risultati.

Come spiegare, dunque, questo periodo di rischio aggiuntivo? Riteniamo che il premio dell’1,5% per la volatilità di novembre rispetto a dicembre rifletta probabilmente un unico rischio: se Biden vince, il presidente Trump potrebbe non accettare i risultati delle elezioni. Un sentimento, questo, che si è rafforzato dopo il primo dibattito delle elezioni USA trasmesso alla televisione.

In conclusione, la storia dimostra che i mercati finanziari possono affrontare altrettanto agevolmente un presidente repubblicano e un presidente democratico, ma non sono in grado di affrontare elezioni senza un presidente vincitore dopo il 4 novembre.

Altri articoli

15.05.2025

Harvard x Cité Gestion

Abbiamo avuto il piacere di sostenere la cena di gala organizzata a Città del Messico per celebrare il 75° anniversario dell'Harvard Gala Dinner. È stata una serata davvero memorabile, che ha riunito ex alunni provenienti da tutto il Messico.

Leggere tutto
13.05.2025

Dazi : dalla ritorsione alla negoziazione ?

Aprile 2025

Leggere tutto
04.04.2025

L'effetto boomerang

Marzo 2025

Leggere tutto
01.04.2025

Quattro nuovi partner in Cité Gestion

Siamo lieti di annunciare la nomina a Partner di Alberto Cervantes, Matija Jankovic, José Prieto e Claude Salvador. I loro percorsi professionali esemplari, l'impegno appassionato e l'acuto senso del servizio incarnano lo spirito imprenditoriale che coltiviamo in Cité Gestion.

Leggere tutto
24.03.2025

Ian Hauri e Felix Svensson x Cité Gestion

Siamo orgogliosi di continuare a sostenere Ian Hauri e Felix Svensson, due giovani talenti svizzeri che continuano a progredire e a brillare nelle loro rispettive discipline.

Leggere tutto
12.03.2025

L'incertezza è in aumento

Febbraio 2025

Leggere tutto
Tornare indietro

Atenção : nosso site foi traduzido para o português a pedido de nossos clientes. Em nenhuma circunstância pode ser interpretado como constituindo uma oferta de serviços ou mídia publicitária em jurisdições onde não esteja expressamente autorizado. Notadamente, Cité Gestion não dirige seus serviços aos mercados lusitanos. As versões em francês e inglês do site são vinculativas. 

Sim, eu compreendo